Mental training sportivo

Il rapporto tra lo psicologo dello sport e l’atleta è un percorso di scoperta e crescita dove l’atleta viene armato per affrontare le sfide con maggiori strumenti, perseguire i propri obbiettivi e sperimentarsi coraggiosamente.

L’obiettivo principale dell’intervento è sempre quello di far sì che la persona arrivi a padroneggiare se stesso e le tecniche apprese, diventando autonomo ed esperto di sé stesso.

Per aumentare la propria “forza mentale” è necessario infatti in primo luogo essere convinti che le abilità mentali non sono innate o geneticamente predefinite, ma allenabili: partendo da punti di forza e aree di miglioramento iniziali, le abilità psicologiche possono essere potenziate attraverso un training specifico.

Nel lavoro con lo sportivo è necessario che si instauri un rapporto di fiducia e di collaborazione con l’atleta.

Nella pratica l’atleta viene stimolato alla partecipazione attiva alle fasi decisionali, ponendolo al centro del percorso e responsabilizzandolo ad allenare le sue abilità mentali.

Viene approfondita la conoscenza dell’atleta, definendone i punti di forza e le aree di miglioramento in termini di abilità mentali e strategie mentali spontanee.

Si analizzano le aspettative nei confronti della preparazione mentale e le motivazioni che lo spingono e su cui poter fare leva.

Viene poi delineato il profilo psicologico dell’atleta e del contesto in cui è inserito, in riferimento alle caratteristiche tecniche della disciplina ed alle specifiche abilità mentali richieste dalla disciplina stessa poiché in sport differenti giocano un ruolo fondamentale abilità mentali differenti.

In un lavoro di cooperazione e scambio tra professionista e atleta vengono definiti gli obiettivi. In base agli obiettivi concordati si scelgono gli strumenti e i metodi, sport-specifici ed individualizzati ad hoc per l’atleta (test diagnostici, goal setting, attivazione ottimale, self-talk, pensiero positivo, creazione di routine, incremento di autostima e di autoefficacia, comunicazione efficace, allenamento di focus attentivo, reazione all’errore, visualizzazione e rilassamento). A partire da questi dati si costruisce un programma di allenamento mentale personalizzato che coinvolga e motivi l’atleta.

Il percorso di mental training mira ad incrementare le capacità mentali dell'atleta, riducendo inoltre l’effetto negativo delle aree vulnerabili oggetto di miglioramento, trasformandole in altrettanti punti di forza.

La valutazione periodica dell’andamento dell’atleta e dell’effetto dell’allenamento psicologico permette di ottenere feedback attendibili e misurabili. In questo modo si può valutare oggettivamente il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, permettendo di modificare il percorso in un’ottica di continuo sviluppo e di costante miglioramento.

Nel lavoro accanto all’atleta, l'approccio e una metodologia sperimentata in casi concreti e differenti lo possono aiutare a gestire l’avversario più duro: sé stesso.

I metodi e le tecniche utilizzate sono focalizzate per permettere all'atleta di:

• Affrontare lo stress elevato della gara.

• Aumentare e mantenere alti i livelli di motivazione.

• Controllare i pensieri distraenti.

• Rilassarsi sotto pressione.

• Impostare e raggiungere gli obiettivi.

• Gestire i livelli di energia

• Usare costantemente le routine nella performance.

• Mantenere l’attenzione nei momenti difficili ed estendere la durata della concentrazione.

• Riprendersi da infortuni e situazioni di difficoltà.

• Migliorare la comunicazione e la relazione tra i coach e i compagni di squadra.

• Utilizzare la visualizzazione e l’immaginazione per aumentare le performance.